"Virus" 30 x 30
Opere: "Vuoi?" 30x30
Paesaggio sommerso (25x50)
Faccio mie le parole di Franz Kline per presentarvi questo lavoro.
"Quando lavoro direttamente, è tutto molto rapido: in realtà lavoro rapidamente nella maggior parte dei casi, tuttavia non tutto quello che c'è in un dipinto si realizza mentre dipingi. Ci sono delle tele qui nel mio studio – per esempio quella piccola laggiù – sulle quali ho lavorato per sei mesi buoni, coprendo quasi tutto e poi ridipingendo sopra e ancora sopra. Penso che adesso ci siamo".
Città Sommersa (97x74)
Quasimodo.
Loredana (50x50)
Vampira 40x100
Grumo Informale 100x100
“Si tratta di scantonare a un padronato, a una verità qualunque, a un padrone qualunque, all’andare a braccetto di arte e potere. Perché l’arte sia sconfitta se diventa padronale. Perché sia battuta se si incorona di niente, di quel niente che è il potere. “
Continente Informale 70x100
" Non puoi spiegare il blu a chi vede tutto azzurrino."
Rete in mare 40x50
fiore informale 50x80 olio su tela
"Mediterraneo" rete in mare 100x100
Mediterraneo (rete in mare),
donazione al Museo Telesia del comune di San Roberto (R.C.). Un doveroso ringraziamento a Riccardo Ghiribelli che apprezza la mia ricerca sulla pittura informale.
"il tiglio di Boileau" 40x50
Quest'opera nasce come omaggio ad una scena del film: la grande abbuffata. La scena in questione è quella nella quale Andrea, (personaggio femminile fondamentale), suona il campanello della villa con la richiesta di poter far vedere il tiglio di Boileau alla scolaresca. Insomma, è soprattutto un omaggio al femminile attraverso l'archetipo della grande madre. L'albero diventa donna.
"Parole in viola" (70x120)
"Ascoltate il linguaggio del futuro. La parola scomparirà del tutto ed è così che si parleranno gli esseri umani". Anais Nin
"La città dell'oscurita". 2016 (tecnica mista su tela 60x80)
Immaginate una città che si sviluppi senza alcun tipo di controllo urbanistico. Immaginate le strade e i palazzi come un organismo vivente, arterie e cellule di un corpo la cui biologia interna è completamente impazzita. Immaginate appartamenti che crescono di giorno in giorno, uno sopra l'altro, come un tumore che aumenti a dismisura, piano dopo piano, senza che alcuna intelligenza centrale abbia mai messo mano a questo incubo architettonico, totalmente anarchico e sregolato.
"Gli occhi sulla città". 2013 (olio e smalto su tela 25x35)
La città ti appare come un tutto in cui nessun
desiderio va perduto e di cui tu fai parte, e poiché essa
gode tutto quello che tu non godi, a te non resta che abitare
questo desiderio ed esserne contento. Calvino